Carmine Ruotolo scende in campo con Viva Volla: più servizi sociali, basta cemento!

Nel fermento che anticipa le elezioni comunali 2025 a Volla, un nome noto torna a far parlare di sé: Carmine Ruotolo, già vicesindaco ed ex assessore al Bilancio. Stavolta ha deciso di rimettersi in gioco con la lista Viva Volla, ponendo al centro del programma un’idea chiara: risanare le casse comunali e difendere il territorio dalla cementificazione selvaggia.

Un ritorno che non è nostalgico, ma estremamente concreto. Ruotolo ha dichiarato apertamente che il primo obiettivo sarà quello di rimettere ordine nei conti pubblici: «Volla merita un bilancio sano, che permetta di investire nei bisogni reali della comunità». E per fare questo, propone un cambio di passo radicale anche nella gestione dei servizi sociali.

Come? Con la creazione di un’azienda speciale comunale, uno strumento che – secondo lui – permetterebbe di gestire in modo più efficiente e trasparente i servizi dedicati ai cittadini più fragili: dagli anziani ai disabili, fino alle famiglie in difficoltà. Un modello già usato in altri Comuni italiani, che qui si candida a diventare una svolta per l’intero territorio.

Ma c’è un altro fronte su cui Viva Volla dice un secco "no": la speculazione edilizia. Carmine Ruotolo e la sua squadra si oppongono senza mezzi termini alla cementificazione selvaggia che negli ultimi anni ha trasformato (e spesso deturpato) intere aree della città. L’obiettivo è tutelare il verde, rigenerare l’esistente e pianificare uno sviluppo urbano più umano e sostenibile.

In un clima elettorale spesso dominato da slogan vuoti, questa proposta ha il merito di riportare il dibattito su temi concreti, che toccano da vicino la qualità della vita dei cittadini. Bilancio, servizi sociali, urbanistica: sono questi i nodi veri su cui si gioca il futuro della nostra città.

Personalmente, trovo interessante vedere finalmente una proposta che unisce visione amministrativa e rispetto per il territorio. Sarà sufficiente per convincere i vollesi? Lo scopriremo presto. Intanto, il dibattito è aperto.